25 maggio| 1610 Piero Bondimier
Dispaccio del 7| aprile| 1611|
N. (senza numero)
Serenissimo principe,
significai alla Serenità vostra con mie lettere di 22 marzo passato, quanto giudicai a proposito intorno alli sei Albanesi che nelle acque di Grao svalliggiorno Zuanne Fonda da Pirranno, mentre se ne ritornava a casa sua con la sua barca, levandogli il danaro che haveva seco, tratto di una quantità di oglio venduto nella fortezza di Palma. Hora, havendo principiato il processo sopra de ciò, ritrovo che sei Albanesi, già 40 giorni in circa, si sono absentati dal servicio che prestavano alla Serenità vostra sopra la barca armata del Capitano Zuanne Ghini, mentre con il Governator Paulo Ghini et con altre barche armate insieme si ritrovavano li giorni passati in Rovigno, et che de ciò ne fu causa, perché essendo andati li sopradetti sei Albanesi per rubbare un castratto, venuti alle mano col patrone, lo hanno maltrattato et forsi levato di vita; et che, perseguitandogli perciò il detto Governator Paulo, che li voleva nelle mani, si siano absentati, con pensiero in alcuni di passarsene a Segna, et altri in Venezia, per accomodarsi, come loro dicevano, sopra la galia dell’Illustrissimo proveditor dell’Armata, dove si ha qualche sentore fin qui che si possano esser salvati; ma, capitati sul territorio di Humago, all’habitatione del Capitano Vicenzo Chiucich, ove vi stettero tutta una notte, la mattina seguente, così persuasi da esso, si incaminorno alla volta di Pirranno; né sa poi render altro conto di loro. Riferisce non ne haver conosciuto alcuno per nome, ma che siano li istessi sei che svallizorno il sopradetto Pirranese, me lo dà a credere un segno, et è che nel suo compitutto il detto Zuanne Fonda dice che uno delli suddetti haveva nello occhio una varola, et l’istesso afferma il Capitano Vicenzo; vi è anco il numero che sei erano questi, et altri tanti [?] furono quelli che fecero il svalliso. Si confrontano anco negli altri segni che l’uno et l’altro li descrivono: li nomi di questi facilmente si potriano havere dal rollo della barca, di dove si sono assentati perché mi dia credere che saranno stati dati per falliti. Attenderò alla formatione del processo per vedere se potrò cavare altro di avvantaggio, il quale poi invierò alla Serenità vostra. Gratie etc.
Di Pinguente, li 7 aprile 1611.
Piero Bondumier, Capitano di Raspo.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 6
Trascrizione di Francesco Danieli.