25 maggio| 1610 Piero Bondimier
Dispaccio del 7| giugno| 1611|
N. (senza numero)
Serenissimo principe,
in essecutione del commandamento della Serenità vostra, ho ricevuto dalla camera di Capodistria li ducati 500 che dovevano esser spesi a commodo delle 18 famiglie di Albanesi, venute ad habitar in questa provincia, et medesimamente sono stati sborsati da me a loro; ciò è per l’ammontar di para otto de manzi da lavoro, a ducati 40 il paro, trovati, et trattato il mercato da loro medesimi, et da me pagati, che hanno importato ducati 320, gli altri ducati 180, battuti gli ducati 69 soldi [?] 16 spesi pur da me per suo servicio, quando li feci sbarcar in Parenzo; come ne diedi conto alla Serenità vostra, gli hanno ricevuti tutti in contadi in due volte, per provederli in qualche parte alle loro necessità. Ma […] questa gente gran desiderio di voler far bene, et di già (stimolati molto da me) si vanno retirando alla campagna in alcune piccole habitationi, che al meglio hanno potuto, si vanno facendo. Hanno principiato anco (per quanto mi riferiscono) a ridur a coltura qualche pezzo di terra, et ne hanno anco seminato qualche poco di miglio; né manco di consolarli et sollecitarli, aciò si incamminino a ben fare, ma sono miserabili et senza capo che li sappi né guidare, né li possi in cosa minima aggiutare; come con più mano di mie lettere so di haver dato conto alla Serenità vostra, et in conformità di quanto mi è stato commesso, li ho fatti prometter tutti insolidum per la restitutione delli sopradetti ducati 500 prestatigli dalla Serenità vostra, da doversi restituir in anni otto; ciò è li tre primi vacui, et gli altri cinque a ducati 100 tra tutti all’anno. Per le altre sette famiglie che vennero ultimamente, come pur ne avisai le Vostre signorie eccellentissime, non ho potuto sovenirle de altro che de ducati tre per famiglia, cavati pur dalli sopradetti ducati 500. Haveranno anco loro bisogno di esser sovenuti, piaccia a Dio di conservarli sani et di augumentarli, perché certo ogni giorno il bisogno si fa maggiore di habitanti in questa provincia; poiché anco questi luochi tra terra, che solevan esser habitati, et di bonissimo aere, da due anni in qua si sono fatti peggiori degli altri; et in questo castello et sua giuridittione ne mancano molti, et, havendo voluto vedere il numero delli nati et morti, dopoi mi ritrovo a questo governo, ho veduto dalli libri tenuti da questo reverendo piovano, che li battizati sono stati 181 et gli sepolti 439, essendo morte de più dei nati, in dui anni, anime 258, in un numero de 1500 anime che in tutto si ritrovano sotto questa chiesa. Per il che vado dubitando che, se la cosa passerà troppo a longo di questa maniera, questi paesi, che erano popularissimi, si redurrano a stato peggior degli altri; perché Montona, Grisignana et altri luoghi circonvicini ancor loro, da dui anni in qua, si ritrovano in simile o forse peggior stato. Gratie etc.
Di Pinguente, a dì 7 zugno 1611.
Piero Bondomier, Capitano.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 6
Trascrizione di Francesco Danieli.