17 aprile| 1610 Andrea Rhenier
Dispaccio del 17 aprile| 1610|
N. (senza numero)
Serenissimo principe,
da che gionsi a questo carico impostomi dalla Serenità vostra, mi son applicato alle fabriche di questi lazaretti, con quella diligentia alla quale mi conosco esser tenuto verso la mente di Vostra serenità et il publico servitio. Del particolar stato nel qual si attrovano esse fabriche, et di tutti li progressi di esse, insieme con il bisogno di molte robbe che si ricerchariano per la perfetione dell’opera, ne ho dato distinto aviso con mie lettere alli Illustrissimi signori cinque savii alla mercantia, da quali potrà Vostra serenità esser pienamente informata; dirò solamente et brevemente, per sua notitia, che se bene con ogni sollicitudine faccio attender a questa opera; tuttavia le cose che necessariamente si hanno a fare, né potranno per quanto veggo in alcuna maniera esser essequite, nello spazio de mesi dui statuito da Vostra serenità, coll’Eccellentissimo senato nella parte della mia elettione, tanto più essendo capitato de qui in tempo delli giorni delle feste di Ressurrettione, che le maestranze non hanno potuto lavorare, et mancandomi li legnami, feramente et altro, le quali se fossero in pronto, si potrebbe molto più presto sperare di vederne il fine, dal qual mancamento si causa che non si possono far li sborri della mercantia, che di continuo sopragiongono in gran quantità, con buonissimo [?] incaminamento di questa scala, la qual va felicemente aviandosi, concorrendo le merci in gran copia, et dal seraglio, et da altri lochi lontanissimi, tenendo io aviso certo che dalla Bossina et dal seraglio si sono partiti 400 cavalli in circa, carichi di merce, et se ne apparecchiano degli altri in gran quantità, talmente che all’arrivo della presente mia son sicuro che il carico di quest’altra galea sarà all’ordine abondantemente, cosa che riesce di mia molta consolatione, et che tanto più mi acende l’animo a dover quanto prima, per buona essecutione della mente di Vostra serenità, veder finita l’opera. Ma perché il tempo di mesi doi prescrittomi da Vostra serenità, ha di già passato la mità dal mio partir da quella città, che fu a dì 21 di marzo passato, ho voluto riverentemente rappresentarlo a Vostra serenità, accioché si degni comandarmi la volontà sua circa ciò, a finché sappia, se doverà, essequendo l’ordine già datomi, partirmi di qua, insieme con il prior, et pronto [?] alli quali è limitato il medesimo tempo de mesi doi, overo fermarmi quanto a lei parerà, per la perfettione dell’opera che ne ha bisogno, non potendosi per hora di qui principiar a far li sborri con quella cautione et sicurezza che si conviene. Gratie etc.
Di Spalato, alli 17 april 1610.
Andrea Rhenier, Proveditor alla sanità.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 6
Trascrizione di Francesco Danieli.