10 maggio| 1612 Pier Alvise Barbaro
Dispaccio del 16 settembre| 1612|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe,
parmi esser debito, per il carico che tengo dar conto a Vostra serenità, come ho havuto nova per messo fidato et che ho habuta a Pisino, luoco arciducale, si come della gente dell’imperio si hano adunato insieme al numero di 4.000, havendo tra di essi fatto capitano un Zuane Sivcovich, possessor di Lupoglavo, et che tutti questi circonvicini castellani si dovevano heri radunar in detto luoco di Pisino per far tra di essi raggionamenti tali che il messo scoprir non ha potuto; et dubitandoio che questa gente non sia per far dani a questi luochi, alla cura mia comessi, ne ho datto contoall’Eccellentissimo signor general Canal, et insieme poste bonissime guardie, acciò in ognioccorenza possa dimostrar l’animo mio del ben servire, così cme fin hora ho fatto con far tutte quelle provisione che comporta il servitio publico in tal fatto, così a questa terra, come al castello diFianona, che confinano col imperio. Mi ha parso in oltre con questa istessa occasione dire a Vostra sublimità che dalle ultime sue intendo che mi habbi scritto tre mano di lettere, de quali non habbi se non due nel proposito delle telle tolte a Fiumani in essecution del proclama dell’eccellentissimo Venier, già Proveditor generale, de quali una havea la datta l’ultimo luglio, et a me capittata l’ultimo agosto per la via di Capodistria, et per quanto mi scrive quel Clarissimo signor podestà gli sia solamente capittata li 28 del detto mese di agosto, perilché come era debito mio non possi dar essecutione ad essa lettere, et come per altre mie le signifficai, havendo pochi giorni doppo mandato in questa terra l’illustrissimo di Raspo il suo cancelliero, con lettere di Vostra serenità, al quale ho consignato balle 13 di tella, un fagotto et doi caratelli di capelli, et doppo haver esso cancelliero prese quelle informationi che volea, ha seco condotto tutte esse robbe, giusta l’ordine dattomi dalla Serenità vostra. Così come l’Eccellentissimo signor general Canal ha voluto haver informatione di questo negotio, quale si ha informato maturamente del tutto, et credevo che fin qui Vostra serenità da [Sua signoria eccellentissima] sarà restata a pieno sodisfata di quanto sopra questo fatto è occorso. Gratie etc.
Di Albona, li 16 settembre 1612.
Della Serenità vostra humilissimo et devotissimo servitore,
Piero Alvise Barbaro, Podestà.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 7
Trascrizione di Francesco Danieli.