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10 maggio| 1612 Pier Alvise Barbaro

Dispaccio del 30 agosto| 1612|

N. (senza numero)

Serenissimo prencipe,
se non hoggi, mi sonno state rese le lettere della Serenità vostra di ultimo luglio passato con l’espositione a lei fatta del secretario cesareo, tanta contraria alla verità poiché non è vero che io habbi datto licentia a fiumani, né ad altri sudditi arciducalli di transitar con robbe alla fiera di San Pietro il mese di zugno prossimo passato, né menno potevo dargliela, stante li proclami fatti dal Eccellentissimo proveditor general Veniero, che gli proibiva il transito per questi luochi a sola […], et detti proclami sonno stati ancor ritornati dal Eccellentissimo general Canale in questa provincia; nonostante ciò, questi [?] arditamente sonno venuti in tempo di notte nell’oporto di Fianona, giurisditione di questo regimento, et ivi scaricorno li marinari [?] da me subito fatti tratenere, sicome ne diedi conto con altre mie lettere alla Serenità vostra li giorni passati, et son venuto anco alla espeditione, può [?] infrenare questi genti che del continuo svaligiano uscochi et tiene manno […] a grave pregiudicio di questa povera provincia; le qualli robbe ho […] intate et conserverò fino altro ordine della Serenità vostra, non essendo io con altro fine venuto a questo regimento che per […] honore et bon servitio della Serenità vostra, per solevare questi suoi sudditi quanto più può, per me si potrà, ma sia certa la Sublimità vostra che chi non riprime alla temerità di questi, li danni sempre si sentiranno peggiori, il che sia detto con la mia solita riverenza. Gratie etc. Di Albona, li 30 agosto 1612. Della Serenità vostra, humilissimo et devotissimo servitore,

Piero Alvise Barbaro, Podestà.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 7
Trascrizione di Francesco Danieli.