10 maggio| 1612 Pier Alvise Barbaro
Dispaccio del 9| febbraio| 1613|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe,
per il carico che tengo ho voluto dar conto a Vostra serenità, sì come tre barche di uscochi al numero di 100, inviatisi alla volta delle Premontore, fecero un grosso bottino di diverse robbe, conducendo quello a Laurana, loco arciducale, tirando [?] anco questo territorio, nel qual levorno da 40 animali menuti ad alcuni poveri sudditi. Et pochi giorni doppo, favoriti da alcuni della terra di Fiume, condussero ivi tutto esso bottino, lasciandosi intende che, se con quella occasione fussero stati ancor dui barche di essi uscochi, sarebbero andati a sacheggiar Fianona, loco di Vostra serenità et sotto il mio governo, che ciò mi è stato refferto da persone di fede degna; la qual cosa mi ha parso scriver a Vostra serenità, raccomandandole riverentemente quel luoco, qual è sprovisto di diverse monitioni necessarie per la sua diffesa, et in particolare non essendo bombardiere che sappi maneggiar l’artegliaria, che ivi infrutuosa si attrova, et di tutto ciò ne ho anco dato conto all’Illustrissimo proveditor Priuli. Gratie etc.
Di Albona, li 9 febraro 1613.
Di Vostra serenità humilissimo et devotissimo servitore,
Piero Alvise Barbaro, Podestà.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 7
Trascrizione di Francesco Danieli.