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26 aprile| 1609 Marco Antonio Trevisan

Dispaccio del 18 agosto| 1609|

N. (senza numero)


Serenissimo prencipe,
essendomi comparsi questa mattina li sinnici di questa città, accompagnati da buon numero de cittadini, mi hanno con efficace istanza ricercato a dover dar notitia alla Serenità vostra di certo vasello grosissimo carrico di sale, che deve passare a Trieste; et questo per voce di certa persona qui capitata, la quale refferisce di haver veduto carricare esso vasello a Bari. Io, per più fondatamente informar la Serenità vostra della verità di questa voce, ho voluto prendere il constituto di essa persona et qui voluto inviarglilo con diligenza con barca a posta; havendo questa nova commossi questi popoli grandemente, li quali alle estreme loro miserie, nelle qali per l’inhibito corso siitrovano, non ricorrono per rimedio ad altri che al Signor Dio et alla benigna gratia di Vostra sublimità. Con occasione di persona che ritorna all’Eccellentissimo generale a Zara, mandata da lei a posta di qua, per certo negotio a queste barche armate, ho giudicato bene di anco mandare il medesimo constituto a sua eccellenza. Gratie etc.
Di Capodistria, a 18 di agosto 1609,

Marco Antonio Trevisan, Podestà et Capitano.

Allegato:
Constituto del giovane menzionato da Trevisan nella sua lettera, il signor Zovan Battista, figlio di Zorzi Giustiniano, genovese, cambiavalute [?]. Come riferito, racconta di un galeone di sale che da Bari sarebbe destinato a Trieste o Fiume, scortato da 200 soldati spagnoli e 70 pezzi di artiglieria. Descrive infine il suo tragitto per arrivare a Venezia. [2 cc.]

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 7
Trascrizione di Francesco Danieli.