• it
  • it
  • en
  • hr
  • el
  • de

6 giugno| 1604 Girolamo Duodo

Dispaccio del 4| aprile| 1606|

N. (senza numero)


Serenissimo Principe,
Il primo del presente due barche d’uscochi nel porto di Fianona, castello di Vostra serenità, sottoposto al governo mio per gratia et benignità sua, nelle quali era Vlateo, uno dei capi principali di Segna; si lasciorno intender esser venuti levar formenti da Pisino loco arciducale et ho havuto anco lettere per il transito del signor Bernardino Berto Capitano del detto luoco. Dappoi furno scoperte altre barche che per quanto s’ha potuto conprendere possono essere al numero de 15; partirno poi dette due barche il giorno seguente et lasciorno anco della loro compagnia in terra et alcuni altri mandano a Pisino. Non restai subito, pocco fidandomi di questa mala gente, di dar tutti quelli boni ordeni che mi parvero necessarii per la custodia di quel castello et tra le altre commessi che non dovessero dar molestia ad alcuno di detti Uscochi senon fussero stati provocati; con tutto ciò alcuni temerarii usciti fuori del castello assalitero il sudetto et havendolo mal trattato lo condusseo preggione, il che havendo io inteso con non poco dispiacere, prevedendo che se li Uscochi havessero inteso questo che haverian fatto qualche grandissimo resentimento contra qualche inocente di quel territorio, né havendo mostrato li sudetti captori alcuna raggione o causa per la quale havessero fatto data rettentione mi risolsi di far rellassarlo. Pocco dappoi giudico che avisati detti Uscochi di tal rettentione comparvero in detto porto con dieci barche et havendo inteso la rellasattione del sudetto loro huomo usorno parole di ringratiamento con lasciarsi intender che senon lo havessero havuto averebbon fatto il peggio che havessero potuto sopra quel territorio, ma che per la giustitia ch’era fatta non fariano alcun dispiacere ad alcun mio suddito. Con tutto ciò volsi per maggior sicurezza di quel luoco far andare altra gente insieme con il Sergente di queste ordinanze. Le sudette barche sono partite, ma si trovano pocco lontane de questi porti et giudicando io che questa loro venuta non sia per altro che per far qualche male o per mar o per terra, m’ha parso bene darne conto alla Sublimità vostra, sicome ho fatto anco all’eccellentissimo signor General di Dalmatia, né resterò con tal occasione di aricordar riverentemente alla Serenità vostra che questa sua fidelissima terra d’Albona ha bisogno di un bombardiero, havendo alcuni pezzi di artegliaria di bronzo che per non esser chi li sapia adoperare in occasione del bisogno restariano infruttuosi, che se fusse mandato uno dell’arte potria suplir a questo bisogno et potria anco amaestrar degli altri che torneria in servitio publico, la si degnerà di haver di ciò quella consideratione che meglio li parerà commandarmi quelli ordini che saranno di sua sodisfattione in simili occasioni d’Uscochi, acciò possa operare conforme al suo volere, sicome è desiderio et debito mio. Gratie etc.

D’Albona li 4 april 1606

Gieronimo Duodo Podestà et Capitano


AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 3
Trascrizione di Damiano Pellizzaro