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6 marzo| 1605 Francesco Boldù

Dispaccio del 17 aprile| 1606|

N. (senza numero)


Serenissimo Principe,
Son sollecitato dalli Rettori di Dignano et d’Albona e con avisi del Governatore delle militie di questa provintia, doppo il svaliggio della fregata del porto di Vestre di Rovigno et altri danni fatti da Uscocchi in Quarner, nei campi di Pola e luochi a marina di questa giurisdittione, a dar ordene per la custodia di quei luochi per securezza de sudditi e conservatione delle cose della Serenità vostra; e perché un servicio di questa natura mi pare più tosto coll’abondar in provisioni che col tener poco conto delle instanze che mi vengono fatte precorrer gli incontri che potessero sentirsi ho commesso a Capitani il stare all’erta e esser pronti con suoi soldati per reprimer l’incursioni di questi ladri. Del che ho voluto dar conto alla Serenità vostra per rispetto di quelle provisioni che le paressero più necessarie; poiché d’Albona tengo novamente che alcune barche armate di queste genti scorrono lungo quelle rive con terror grande di quei poveri habitanti e travagli di tutta la provincia, se ben da terra non si sente altro danno che d’alcuni animali più tosto per vitto che per preda. Di quanto anderà succedendo e che mi capitarà dalle relationi de Capitani et Governatore, che di ciò tengono da me ordine espresso, ne spedirò diligente aviso alla Serenità vostra. Gratie.

Di Capo d’Istria il dì 17 aprile 1606

Francesco Boldù Podestà et Capitano


AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 3
Trascrizione di Damiano Pellizzaro