• it
  • it
  • en
  • hr
  • el
  • de

6 marzo| 1605 Francesco Boldù

Dispaccio del 2| settembre| 1606|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
Se prima dell’intentione della Serenità vostra havessi havuto alcuno aviso dall’eccellentissimo General in Terraferma intorno all’aggionger diece moschetti oltra li vinti ordinarii per ogni cento soldati delle compagnie delle genti sue di questo capitaniato, prima haverei essequito la sua volontà, che m’è stata notificata hoggi solamente con ducali di 30 agosto passato. Et come hora con sommo mio contento ha ella prevenuto quel ricordo che m’haveva proposto di darle in questa materia, conosciuto da me per necessario nella revisione c’ho fatto di queste ordinanze, così mal volentieri nell’essequir il suo comandamento veggo ritardata la mia prontezza dal mancamento dell’armi; percioché havendo ella doi mille ducento et ottantaquattro soldati a me commessi, tra questi sono soli quattrocento ventiquattro moschetti, dove bisognerebbe che fossero seicento novanta, mancando perciò a supplir al dissegno della Serenità vostra per empir tutte le compagnie ducento sessantasei moschetti. Quanto prima mi saranno inviati subito leverò[?] tanti arcobugi quanti moschetti fa di bisogno rimettere. Non restando di dirle che se ne spedirà qualche maggior numero si cambieranno molti nelle compagnie che sono infruttuosi, che da me poi le saranno rimandati. Gratie etc.
Di Capo d’Istria a 2 settembre 1606

Francesco Boldù Podestà et Capitano

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 3
Trascrizione di Damiano Pellizzaro