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6 marzo| 1605 Francesco Boldù

Dispaccio del 11 ottobre| 1606|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
Nelle occorrenze di Grimalda per reintegrar l’intacco che fu fatto da Arciducali entro quello della Serenità vostra, accomodai a quei huomini venti arcobugi tolti fuori della casa della munitione di questa città, consigliato dall’auttorità dell’illustrissimo di Raspo et dal bisogno istesso del servicio; il quale sendo stato esequito del modo che le è stato significato e volendo io restituir a quella casa esse armi, conforme a gli ordini di lei, che mi fanno far grande instanza del monitioniero che le ha in custodia, mi vien fatto sapere da quei sudditi che per gli andamenti d’Arciducali sono in sospetto quando restino senz’armi di ricever qualche affronto notabile, né potendo io rissolurmi da me stesso a gratificar questi, ho voluto representar il fatto alla Serenità vostra per ricever quell’ordine che stimerà conveniente, non dovendo io restar di procurar che ritornino al proprio luoco essi arcobusi quando non abbi commissione particolare da lei. Il che servirà a sollevatione mia et a quel bisogno che io stimo di qualche consideratione nel stato delle cose presenti con Arciducali confinanti. Gratia etc.
Di Capo d’Istria a 11 ottobre 1606

Francesco Boldu Podestà et Capitano

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 3
Trascrizione di Damiano Pellizzaro