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6 marzo| 1605 Francesco Boldù

Dispaccio del 14 ottobre| 1606|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
Dalla congionta lettera questa mattina presentatami dal Padre priore del monasterio di San Nicolò d’oltre di questa città intenderà la Serenità vostra la fuga di uno de suoi monaci nominato fra Innocentio da Messina che la prossima precedente notte, come refferisce esso prior, lasciata questa lettera nella sua cela secretamente si è levato, andando come si vede ad imbarcarsi a Trieste per passar secondo l’ordine che scrive haver havuto da un tale suo superiore a Ravenna et in essa lettera doppo molte scuse mostra di haver ciò fatto per obedire a suoi maggiori. Io sì come di ciò ne ho sentito perturbatione d’animo, così ne ho voluto dar conto alla Serenità vostra, havendo renovato con parole efficaci ad esso priore le commissioni che tengo in questo proposito, esortandolo in oltre a levarsi quanto prima per passar a Venetia con gli altri monaci da questo luoco, situato in parte remota et molto commoda a quelli che vinti da passioni o altri interessi capitano a cotal risolutione. Il qual padre mostrando molto travaglio di questa fuga mi ha affermato esser così vigilante nella custodia a lui commessa come pronto all’essecutione delli commandamenti della Serenità vostra. Gratie etc.
Di Capo d’Istria a 14 ottobre 1606

Francesco Boldu Podestà et Capitano

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 3
Trascrizione di Damiano Pellizzaro