1606 Marin Gradenigo
Dispaccio del 7| gennaio| 1607|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
Intendendo io che un prete Nicolò Barizza, pievano della villa de Cani, giurisdittione e diocese di questa città, dipendente per quanto mi vien detto dal Vescovo di Trieste, andava publicando per la villa e predicando anco all’altare parole pregiuditiali alle cose di Vostra serenità et a quell’affetto di devotione che hanno li sudditi verso di lei ho fatto formar processo; et havendo dalla depositione di nove testimonii, in conformità de quali credo che deponerà anco tutta la villa, ritrovato questa verità nel modo che ella vedrà dalla copia di esso processo occlusa nelle parti, l’ho fatto destramente et in tempo di notte ritenere e condur preggione, parendomi che il lasciarlo continuar in queste operationi potesse haver molte male consequenze. Gli haveva fatto tuor anco certe scritture ch’egli si trovava in casa, le quali per non esser alcuna di esse cosa a proposito non invio altramente alla Serenità vostra. Starò aspettando suo ordine in questo fatto et perché le preggioni qui sono molto mal sicure, essendo elle e sotto il clarissimo mio precessore e me ancora ultimamente state rotte con la fugga di tre preggioni, onde convengo tenir esso prete con gran pericolo in zeppi nella sofitta, non restarò di dirle riverentemente con tal occasione che compiacendosi la Serenità vostra di dar ordine alli illustrissimi Signori all’Arsenal che mi mandassero cento passa di maieri di roveri usadi per acconciarle sarebbe servitio publico e satisfattione insieme della giustitia. Gratie etc.
Di Capo d’Istria li 7 gennaro 1607
Marin Gradenigo Podestà et capitano
Allegati: copia delle carte del processo al prete (4 cc.), 5-7 gennaio 1607
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 3
Trascrizione di Damiano Pellizzaro