1606 Marin Gradenigo
Dispaccio del 16 febbraio| 1607|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
Venturin de Zuanne di questa città retento nelle forze mie per imputatione di haver rubbato da un magazeno de particolari vinti moza di sali in circa, si offerisce per conseguir l’impunità di questo delitto di palesare alla giustitia quattro compari che si trovorno con Lorenzo Schiauzzo da me già mandato in galea all’hora quando li mesi passati dalla barca armata delli Signori sopra datii furono trovati in licenza carichi di sali che andavano vendendo per contrabando e che li fu tolta la barca, contentandosi egli di star in preggione fin tanto che per testimonii che produrà sarà trovata la verità di questo fatto, la qual impunità sapendo io di non potergli per me stesso concedere, ho voluto ricercar, come faccio riverentemente, dalla Serenità vostra havendo anco dato avviso di ciò alli illustrissimi signori Provveditori al sal, che sono benissimo informati di questo caso. Gratie etc.
Di Capo d’Istria li 16 febraro 1607
Marin Gradenigo Podestà e Capitano
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 3
Trascrizione di Damiano Pellizzaro