12 gennaio| 1607 Sebastian Morosini
Dispaccio del 12 gennaio| 1607|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
Questo palazzo di habbitatione s’atrova in stato periculoso et malissimo conditionato in gran parte discoperto, si che in tempo di pioggia fa grandissimi danni et con venti minacia rovina di precipitare, che quando non se gli faccia qualche reparo il tetto serà per cadere et s’atrova anco il pavimento tutto scontio et male conditionato. Onde essendo carico mio d’invigilare alle cose concernenti il publico interesse, mi è parso di ciò dar conto alla Serenità vostra, accioché parendogli a proposito il provedergli di qualche riparo ella prudentissima risolvi ciò che gli piaccia prima che succedi maggior rovina, che haverebbe anco il bisogno di maggiore spesa di quella serà per occorrere al suo stato presente. Soggiongendoli in oltre che havendo il nobilhuomo ser Alessandro de Priuli già Podestà di questo luoco nel tempo del suo regimento fatto capitare costì nell’Arsenale di Vostra serenità molti arcobusi, falconetti, arme di aste, corazzine, fiasche et altre monitioni accioché fossero nettate dal rugine et accomodate, come dall’inventario sopra de ciò fatto che ocluso mando Vostra serenità può vedere; et essendone di dette armi et monitioni bisogno per servitio et diffesa di questo loco, rispetto alli molti banditi che in questi contorni si fanno sentire. Per tanto riverentemente io la supplico degnarsi ordinare sì che dette armi et monitioni siino rimandate, acciò che d’esse se ne possiamo valere a bisogni et a servitio di Vostra serenità; con la qual occasione non debbo mancare di dirgli che li armari della Cancellaria ove si custodiscono le scritture sono marci et pieni di busi malissimamente conditionati, onde anco quelli per publico interesse hanno bisogno d’esser riffatti, non potendosi in altra maniera ripparare da sorzi che in esse se ne fanno grandissimi danni se non il riffarli di novo tutti; et nella caneva del palazzo li bottami di Vostra serenità et da lei antiquamente fatti fare per conservar li vini di questo reggimento sono similmente marcissimi, più tosto buoni da fuoco che per ponersi in essi vino, in modo che occupano la caneva et non sono buoni da cosa alcuna, sì come anco si può vedere dalli inventari delli Rettori miei precessori prodotti alli signori Provveditori sopra le fortezze di Vostra serenità. Onde essequendo quel tanto che conviene al carico et obbligo mio ho voluto con le presenti humilmente ricordargli le cose sudette et suplicarla a voler provedere a questi bisogni sicome a lei meglio parerà, accioché li suoi luochi restino conservati nel buonissimo stato et custoditi sì come per li publici rispetti è stato sempre mente di Vostra serenità.
Di Grisignana alli 12 genaro 1607
Di Vostra serenità devotissimo et humilissimo servitore
Sebastian Morosini Podestà
Allegati: copia dell’inventario fatto fare dal Podestà Alessandro Priuli (1 c.), 12 gennaio 1607
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 3
Trascrizione di Damiano Pellizzaro