24 febbraio| 1617 Bernardin Contarini
Dispaccio del 8| aprile| 1617|
N. (senza numero)
Serenissimo principe
li cinque bartoni armati del vice re di Napoli, delle quali avvisai con mie lettere Vostra serenità sotto li 5 del corrente, s’attrovano ancora sotto Sabioncello nel porto di Zamoschie, havendo svalleggiato un vassel raguseo et preso per schiavo un turco ch’era mercante sopra esso vassello. Ma però fin’a quest’hora non hanno fatto alcun danno sopra quest’isola, se non tengono felughe colle quali fanno abordar le fregate et altri vasselli che intrano per il Canale, sicome aponto hoggi fecero ad’un vassellotto raguseo et doi greppi perastini, terrandoli dell’arcobuggiate. Il che ho voluto (conforme al mio debito) notificare riverentemente a Vostra serenità, segnificandole appresso che se bene io le scrissi belle precedenti mie esser stati sei bertoni, non di meno sono solamente cinque et il sesto fu il predetto vassel raguseo svalleggiato. È ben vero per informatione che dappoi hebbi, s’attrovano intorno di Meleda isola di ragusei quattro bartoni conserve deli predetti cinque, et che vanno volteggiando per il mare.
Qui poi non ho mancato di far quelle debite proviggioni c’ho potuto per conservatione della città et suoi habitanti, anco in queste occasioni tutti si sono mostrati fidelissimi et devotissimi a Vostra sublimità. Gratie.
Di Curzola addì 8 aprile 1617.
Bernardin Contarini conte.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 16.
Trascrizione di Marco Rampin.