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9 settembre| 1616 Geronimo Donado

Dispaccio del 21 marzo| 1617|

N. (senza nome)

Serenissimo principe
con littere delli 12 corrente dall’eccellentissimo signor Giusto Antonio Belegno mi vien imposto che debbi assoldare 30 soldati sino ad altr’ordine suo per la guardia di questa sua fortezza stante la congiuntura de presenti tempi, il che è stato da me immediatamente essequito, il che mi sa anco occasione di raccordarle con ogni riverenza li apprestamenti bisognosi come in altre mie le ho dato parte, che Dio ci guardi dal bisogno non v’è pezzo alcuno d’artigliaria del quale si potesse servire. Con l’occasione che si sono incantati li datii di questa sua città con l’agiuto del Signore sono stati deliberati per 800 ducati di più degl’anni passati. Circa le 10.000 lire, che vanno debitori li Fasanei a questa camera, mi fa da quelli presentate littere della Serenità vostra, nelle quali mi commetteva il respondere, e per che questo carico era anco commesso al detto eccellentissimo Belegno, non gl’hanno per tanto presentate le littere ducali a Sua eccellenza in tal particolare per il che Vostra serenità viene ad haver havuto la mia sola risposta, e questi con tali stratageme vanno menando il negotio alla lunga, e defraudano il publico denaro, tanto bisognoso a questa camera per suo sollevamento ho voluto per ciò come divoto suo presentante darlene riverente conto, e quanto mi sarà dalla Serenità vostra imposto, tanto sarà da me con ogni prontezza esseguito. Gratie.

Lesina, lì 21 marzo 1617.
Gierolamo Donado conte e provveditore.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 16.
Trascrizione di Marco Rampin.