21 maggio| 1647 Gerolamo Correr
Dispaccio del 29 luglio| 1647|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
è stata così ristretta quest’anno in queste parti la raccolta de’ grani, e di biade da cavallo in particolare, che questi poveri sudditi di Vostra Serenità dubito haveranno occasione di sospirarla. Ciò non ostante, tenendo io a cuore le publiche commissioni, che tanto importantemente mirano all’oggetto del publico bene, ho con tutte le vie possibili procurato la provisione di biada commandatami per Dalmatia e Candia, obligando ogn’uno con publico proclama, fatta che ne habbino la raccolta, di portarne la nota della quantità vera di essa in questa Cancelleria nel termine de giorni quattro. Ho in oltre scritto a’ miei Vice Camerari nella provintia, et anco ispedita su questi Carsi persona espressa, per raccoglierne quella maggiore quantità che saranno dalla mala congiontura della stagione, permesso; et perché questa provisione devesi fare in molti luochi, e per il più dalla mano de’ poveri contadini, è necessario haver il danaro, anco prima di stabilir mercato, che in un tempo, anderà unito con la compreda, e con l’esborso.
Il prezzo però sottosopra spero non eccederà lire otto del staro, compresa la condotta a Capo d’Istria a Pirano.
Se in questa Cassa havessi danaro di qual si voglia natura, tutto l’impiegarei per questa compreda e posporrei tutti gl’altri riguardi all’importar di questo affare; ma mentre essausta ella si trova, io non posso che darne riverenti notitie a Vostre Eccellenze, per quelle deliberationi che per publico vantaggio stimaranno opportune. Gratie etc.
Pinguente, 29 luglio 1647.
Girolamo Correr, Capitanio di Raspo.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.