21 maggio| 1647 Gerolamo Correr
Dispaccio del 20 settembre| 1647|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
mentre di mattina havevo disposto la mossa della scielta di queste Cernide verso Parenzo, in conformità del stabilito coll’Illustrissimo signor Podestà e Capitanio di Capo d’Istria, mi sopragiongono nuove sue lettere da Pirano per la sospensione della mossa sodetta, in riguardo del ragguaglio prevenutoli, che si siano i Turchi levati dall’assedio di Sebenico, che vogli il Signore che così sia, per il che egli ha stimato bene differirne l’imbarco ordinato da Vostra Serenità, per quelle rittratationi che con altre publiche commessioni in ciò gli potessero pervenire. Io, dovendo, in obedienza de’ commandamenti di Vostre Eccellenze, caminare di buon concerto col sodetto Illustrissimo signore, veggomi obligato di firmar questa gente sino ad altro suo avviso, tutto che da cotesto Eccellentissimo Senato me ne sia stata risolutamente commandata l’espeditione. Tenerolla in tanto allestita, col rimanente dove di nuovo fosse concertato l’imbarco. Gratie etc.
Pinguente, 20 settembre 1647.
Girolamo Correr, Capitanio di Raspo.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.