21 maggio| 1647 Gerolamo Correr
Dispaccio del 1| ottobre| 1647|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
mi capitano questa mattina lettere del Luogotenente di Pisino, con quali mi significa esser fuggita il giorno di hieri da quel castello una spia Turca, che già mesi vi fu arrestata, come dall’occlusa copia delle lettere stesse potrà vedere Vostra Serenità. Questa notitia, da me stimata meritevole di rifflesso, col riguardo alle correnti turbolenze et machinationi nemiche, ricchiede per ogni rispetto la preavvertenza et vigilanza de’ publici Rappresentanti; onde, per incontrar nel servitio di Vostre Eccellenze, non ommetto di pratticare tutte le diligenze maggiori, tenendo stese con maniera cauta, per tutta questa giurisdittione, le reti ad effetto di questa preda, o altra simile che ne potesse seguire. Con l’oggetto medesimo ho pur scritto a tutti gl’Illustrissimi Rettori di questa provintia, perché in ogni caso, avvertiti et illuminati, possino nell’uso del loro zelo, con le stesse circospettioni, corrisponder alle proprie parti in vantaggio di publico interesse; non essendo restato, a tal fine, di spedirne in oltre il ragguaglio all’Eccellentissimo General di Palma et all’Illustrissimo Luogotenente di Udine. Gratie etc.
Pinguente, il dì primo di ottobre 1647.
Girolamo Correr, Capitanio di Raspo.
Allegato: dispaccio sulla fuga di una spia turca (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.