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21 maggio| 1647 Gerolamo Correr

Dispaccio del 1| ottobre| 1647|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
hoggi sono venuti qui tre Morlachi delle quaranta nove famiglie già portatisi in Puolesana con Filippo Zuppanovich loro Capo, et mi hanno modestamente rappresentato il bisogno grande che provano le medesime famiglie di perfetto stabilimento, e di sovvegno, essendo massime prive nella maggior parte de’ proprii Capi, passati in Dalmatia al servitio di Vostra Serenità nelle presenti molestie de’ Turchi, risentendo pure nel resto notabili deterioramenti così nelle vite, come nelli animali, per l’influsso fatale di quel clima, alle aperte ingiurie del quale si trovano di continuo esposti, non havendo tetto dove ricovrarsi, né modo d’operare alcuna cosa a loro commodo; stando in aspettatione del sodetto Capo Filippo, già circa sei settemane partito per costì con speranza di riportar, al di lui ritorno, effetti soliti di publica benignità et gratia.
Vi sono poi i predetti tre Morlachi incaminati per Capo d’Istria ad effetto di provedersi di sale, accompagnati da espresse mie lettere per quell’Illustrissimo signor Podestà e Capitanio, acciò restino in quanto gli occorresse favoriti e ben trattati; non havendo meno trascurato d’insinuar ne’ loro animi il concetto di quella paterna assistenza ch’è propria di Vostra Serenità verso i suoi fidelissimi sudditi, et di renderli insieme consolati con parole, sin che in fatti possi comprovagliele a misura di publiche commessioni, quando mi giungeranno; mentre alle già ricevute in questo proposito, ho pur intieramente supplito con atti di riverentisimo ossequio e debito. Gratie etc.

Pinguente, il dì primo d’ottobre 1647.

Girolamo Correr, Capitanio di Raspo.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.