21 maggio| 1647 Gerolamo Correr
Dispaccio del 19 ottobre| 1647|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
sospirano più che mai quelle povere famiglie de’ Morlachi venute ultimamente alla publica divotione il ritorno del loro Capo Zuppanovich, bramosi di veder stabilite le cose loro con l’assignamento de’ terreni et con l’altre provisioni necessarie al loro sostentamento, come a Vostra Serenità ho rappresentato anco in mie riverentissime di primo del corrente, et che hora veggomi obligato significarle di nuovo, così per i ricorsi che a me fanno i sodetti Morlachi, come per quello ho subodorato dalli medesimi, et d’altra parte ancora, che molt’altre famiglie già disposte a portarsi in questa provintia hanno sospesa la loro mossa sin a tanto che veggano terminato l’affare per le già capitatevi, onde può considerare la somma prudenza di cotesto Eccellentissimo Senato, in conformità pure de’ sensi sapientissimi che accompagnano le ducali pervenutemi in questo proposito, quanto importi al publico servitio il stabilire, senza induggio maggiore, le habitationi a queste genti, perché rimovendosi le ombre et i pericoli de’ pernitiosi essempii altre volte successi, possino opportunamente rimaner sodisfatte et haver occasione d’allettar l’altre con le buone rilationi a prontamente venirsene. Gratie etc.
Pinguente, 19 ottobre 1647.
Girolamo Correr, Capitanio di Raspo.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.