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Raspo

INQUADRAMENTO STORICO GEOGRAFICO AMMINISTRATIVO

Il castello dominava la strada principale che andava dalla Carniola in Istria; fu considerato la chiave dell’Istria e munito; vennero sciolti i due paisanatici di San Lorenzo e Grisignana e formato uno solo, con sede a Raspo. Una deliberazione del Senato del 1413 impose al Rettore, sotto pena di 500 ducati, la stabile dimora nel castello. Nel 1511 il castello di Raspo venne distrutto dagli imperiali, e il Capitano passò a Pinguente, dove venne soppresso il Podestà, mantenendo l’antica denominazione.
Aveva compiti di direzione militare dell’intera Istria in caso di guerra (in tempo di pace questa responsabilità era condivisa con il Podestà e capitano di Capodistria) e di giudice ordinario nelle liti fra i comuni dei due precedenti Capitanati. Compiva cicliche visite in provincia per questioni militari, per cui nella prima metà del Cinquecento ebbe anche compiti di controllo sull’operato dei Comuni; per questa mansione, alla fine del secolo venne però preferito il Podestà di Capodistria. Il Capitanato mantenne il governo del territorio di Pinguente (ove vi era una seconda Camera fiscale, più piccola di quella capodistriana) ed altri compiti:
- il controllo sulla comunità di Pirano, la città istriana più ricca dopo Capodistria;
- l’organizzazione del comando delle cernide (le truppe reclutate fra i provinciali, istituite nel 1528);
- la sovrintendenza sui boschi privati e pubblici (il bosco di San Marco di Montona);
- la colonizzazione dell’Istria, dopo la soppressione del Provveditore in Istria, sino al 1670-1680, e il controllo sugli habitanti novi, mentre quello sui vecchi rimaneva a Capodistria, causando a volte conflitti di competenze.

Contado

13 villaggi e 7 casali.

Abitanti  
A Venezia 1394-1797.
Reggitore veneziano Capitano.
Carico 32 mesi.
Toponimo odierno Raspor, Croazia.

 

 

 

 

I Rettori veneziani